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Nasce il “partito dei veneti”, siglato l’accordo fra indipendentisti

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Siglato l’accordo tra i principali movimenti veneti pro-indipendenza e autogoverno che danno vita al “Partito dei Veneti”.

I movimenti politici Siamo Veneto, Indipendenza Veneta, Gruppo Chiavegato, Progetto Veneto Autonomo, Veneto Stato d’Europa oltre ad una serie di reti civiche locali, si uniscono nel “Partito dei Veneti” che ha come primo obiettivo l’Autogoverno del Veneto. Per coordinare il nuovo Partito sono stati scelti due trentenni, giovani volti dell’indipendentismo veneto, il veronese Giacomo Mirto nominato Coordinatore e il trevigiano Daniele Visentin scelto come vice-coordinatore.

Antonio Guadagnini, Consigliere Regionale di “Siamo Veneto”: “Il PdV ha l’ambizione di essere il partito territoriale del Veneto, sul modello dei partiti territoriali di Trento e Bolzano; con i quali, non a caso, abbiamo firmato un patto di collaborazione. L’unico modo per essere come Trento e Bolzano è fare come Trento e Bolzano: li operano dei partiti territoriali che hanno il solo obiettivo di fare gli interessi del loro territorio. Così dobbiamo fare anche noi. Anche in Veneto ci deve essere un partito di questo tipo perché è solo votando un partito esclusivamente Veneto che si possono difendere gli interessi del Veneto. Il PdV risponde a questa esigenza”.

Giacomo Mirto, neo-coordinatore afferma come: “Siamo ad una svolta storica, oggi nasce finalmente un grande Partito pronto a difendere i soli interessi dei veneti. Nessun partito centralista e nazionale si è dimostrato in grado di farlo. E come potrebbero se per sopravvivere elettoralmente devono garantire gli interessi di altre Regioni che nella maggior parte dei casi sono in antitesi ai nostri? La prima battaglia che condurremo è quella per la piena attuazione dell’art.2 dello Statuto regionale: l’Autogoverno. In altre parole, che i soldi dei veneti restino in Veneto. Nelle prossime settimane poi, convocheremo in tutte le provincie delle Assemblee pubbliche in cui presenteremo il Partito e lanceremo il nostro innovativo manifesto politico. Il tempo delle richieste con il cappello in mano è finito, ci faremo sentire. Roma da oggi dormirà sonni meno tranquilli”.

Daniele Visentin, vice-coordinatore: “Finalmente i Veneti hanno la possibilità di votare un partito strutturato e organizzato su tutto il territorio regionale, che ha come unico obiettivo la tutela degli interessi del Popolo Veneto. Vogliamo una politica Veneta forte che grazie all’Autogoverno possa garantire una vita migliore ai nostri figli, tutelare l’immenso patrimonio artistico e culturale, che lotti contro ogni tipo di mafia, che tuteli la qualità della vita e garantendo la qualità della sanità e dei servizi portandoli all’altezza delle esigenze dei Veneti nonché dei contributi versati”.

Juri de Luca, Portavoce di “Indipendenza Veneta”: “È giunto il momento della maturità e responsabilità, ed Indipendenza Veneta aderisce appieno ad un progetto che sarà determinante per il Veneto futuro: il Partito dei Veneti. Il 2020 sarà una tappa focale per l’indispensabile percorso verso il pieno Autogoverno. Il tempo delle rinunce e dell’attesa deve finire al più presto. Il Veneto merita di più, il Veneto merita tutto. Il Veneto merita il meglio”.

Lucio Chiavegato, “Gruppo Chiavegato”: “Superando le storiche divisioni, abbiamo fatto un passo in avanti importante verso la naturale vocazione del Veneto: l’indipendenza. Da oggi iniziamo a lavorare Comune per Comune per far capire ai veneti che l’unica alternativa oggi si chiama Partito dei Veneti. Partito che è e sarà aperto a chiunque ne condivida finalità e programma e sono sicuro nei prossimi mesi vedremo adesioni “illustri” dal mondo politico e dalla società civile”.

Bobo Sartore di “Progetto Veneto Autonomo”: “Aderiamo al Partito dei Veneti, perché l’unione fa la forza, e di forza in questo momento ce ne vuole molta visto che Roma non cede di un centimetro e i partiti nazionali non sono in grado di rappresentarci”.

ANTONIO GUADAGNINI

PRESIDENTE GRUPPO CONSILIARE SIAMO VENETO

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4 COMMENTS

  1. Boh, già il nome ” partito ” non mi piace, poi vogliono l’autodeterminazione e fin qui ottimo, ma liberarsi dall’ itaGlia significa, almeno in parte, anche liberarsi dall’itaGliano, una parola in veneto nel nome del nuovo “partito” no? Non era meglio la ” liga veneta” almeno nel nome c’era un’ identità , qui siamo nel partito tipicamente itaGliano. Comunque auguro di tutto cuore di riuscire nell’ impresa titanica.

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