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Siamo un po’ tutti pizzardoni. c’e’ poco da ridere, cari padani…

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di GIANLUCA MARCHI

PIZZARDONIDiciamocelo francamente, quanti di noi padani hanno riso intimamente e non solo davanti alla vicenda dei vigili urbani di Roma, che da giorni sta tenendo banco su tutti i media italici e sta facendo il giro del mondo, esponendo questo Paese delle Banane all’ennesima figura di cacca? Sono convinto in molti. Un po’ perché le disgrazie della Capitale ci corroborano nella nostra aspirazione indipendentista. E poi anche perché, al di là di tutti i distinguo sul fatto che quando si parla (male) di Roma lo si fa in quanto capitale dello Stato italico con tutti i vizi annessi e connessi, i romani spesso e volentieri ci stanno un po’ sugli zebedei in quanto cittadini di una Capitale che si è magnata una quantità inenarrabile di quattrini e ciò nonostante si ritrova nelle condizioni che le cronache ci riportano. E infine, diciamocelo pure, il fatto che i vigili si chiamino “pizzardoni” ci sembra tanto un nome omen.

Da quanto accaduto e dalle polemiche successive, passa la convinzione di molti che i “pizzardoni” si oppongono a essere trasferiti da un municipio all’altro della Capitale, perché laddove lavorano si sono probabilmente creati il loro “orticello” al quale non vogliono presumibilmente rinunciare nascondendosi dietro questioni sindacali. Che tale convinzione corrisponda a un malcostume reale o meno poco importa, il fatto è che  che ci piace spesso e volentieri abbinare l’idea dell’orticello privato a gran parte dei dipendenti pubblici, quelli che l’amico Leo Facco assimila ai parassiti.

E allora io vi dico che abbiamo poco da sorridere e da gioire, perché l’orticello da coltivare a tutti i costi (spesso e volentieri non leciti) è una pratica diffusasi in maniera capillare anche dalle nostre parti. Sì, proprio in Padania, a conferma che col tempo ci siamo italianizzati anche noi, ovviamente nella accezione peggiore del termine. E non è solo una piaga del settore pubblico. Essa si è diffusa anche in quello privato: basta occupare una posizione di qualche poter ed ecco che troppe volte si cade in tentazione. Tanto così fan tutti e se non partecipi passi pure per fesso… All’inizio degli anni Duemila, quando lavoravo a Libero, condussi una articolata inchiesta sulla Fiat, azienda allora sull’orlo del fallimento. Ebbene, dagli approfondimenti fatti e dai racconti che registravo risultava che gran parte della pletora di dirigenti grandi e piccoli fiorita ai tempi dell’Avvocato, si faceva gli affari propri spesso creando aziendine esterne che diventavano fornitrici del colosso torinese a prezzi rigorosamente fuori mercato. Un andazzo risaputo e tollerato dall’alto, tanto poi arrivavano i soldi pubblici a coprire i buchi. Ed è così vero che le cose andavano in quel modo che, una volta cambiata gestione per tentare di scongiurare la debacle, circa 500 dirigenti furono fatti fuori senza che l’azienda ne risentisse. Anzi.

Questo è solo un esempio per dire che in genere c’abbiamo pure noi poco da ridere. Ormai siamo un po’ tutti pizzardoni… L’unica strada è l’indipendenza da tutto quanto è Italia!

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3 COMMENTS

  1. Caro direttore, come non essere d’accordo con te : ‘L’unica strada è l’indipendenza da tutto quanto è Italia!’ purtroppo temo che di strade non ce ne siano più. Siccome l’Italia ha saputo dimostrare che un cambiamento è impossibile, ora la politica ne dovrà prendere atto. Sappiamo che il cambiamento è stato delegato alla troika, e che ai premier è toccato solo l’onta di falcidiare definitivamente gli italiani, ragion per cui il tutto ora si traduce in un semplice fatto : gli italiani non ce la faranno mai ? Orbene lo faremo noi, questo è il fine della Ue. Ma siccome l’Italia è un Paese di 60 Mln di abitanti,ecco che potrebbe far fallire la Ue in 24 ore. Quindi, gli italiani non contano un emerito cazzo, e strade alternative non ne vedo proprio, tranne quella di una ‘fuga in avanti’ per allargare il concetto di europa dei popoli alle regioni indipendentiste della Ue. l’Italia è sotto ricatto in quanto paese fondatore
    della Ue, ma quando sento o leggo le coglionate che dicono i ‘fattorini’ della commissione Eu mi cadono sempre le braccia, e oggi non poteva certo passarmi inosservata l’affermazione in commissione Eu di quel mona, che ha dichiarato che andarsene dalla Ue è impossibile perchè irrevocabile. Insomma un idiota che invita gli altri a leggersi i trattati e che sostiene una cosa del genere dovrebbe essergli posta immediatamente una mozione di sfiducia, e l’italia che fa ? I Parlamentari europei, ivi compresi gli ‘apritori’ delle ‘scatole di tonno’, si addormentano su l’unica possibilità di infilare un goal a casa di questi inutili, incapaci, e prezzolati burocrati europei. Mi chiedo cosa stiano aspettando gli indipendentisti d’Europa, ma alla fine mi sto già convincendo che invece abbiano capito tutto : mai fare accordi con gli Indipendentisti padani, veneti, lombardi, ovvero una bella somma algebrica di utili idioti al sistema.

  2. E’ proprio vero , l’Italico costume ha contagiato in modo pervasivo tutto il paese, anche i gangli più reconditi.
    Siamo messi proprio male !
    Cordiali saluti da Aldo

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